martedì 5 agosto 2014

Slovenia e Croazia con i bambini



Quando si parte per un viaggio con poche aspettative è il momento in cui saremo più disposti a cogliere ogni bellezza e come bambini a meravigliarsi di ogni paesaggio, persona o evento si apre davanti ai nostri occhi. Infatti, così è stato e ciò che più ci ha incantato è stato proprio quello che non ci aspettavamo.



La Slovenia è un paese "giovane" come ho letto da qualche parte, che si affaccia sull'Europa come un adolescente pieno di energie, con decisione e idee precise, ma anche ambiguità e voglia di andare oltre l'eredità pesante del passato. E questo si vede nelle strade: quelle percorse da turisti, le autostrade sono in condizioni decisamente migliori della mia città di provincia, ma se ci si allontana da questi tracciati sono sterrate, ben curate, ma soprattutto nella zona del sud e nel parco del Triglav ci sono molti paesi e villaggi in cui l'unica strada per arrivarci è sempre quella costruita nelle generazioni in cui non esistevano ancora le auto.

Questo, ai nostri occhi, ha reso il posto portatore di una magia unica, ci sembrava di tuffarsi nella macchina del tempo passando da foreste ancora intatte, villaggi dove mucche e cavalli erano liberi nei pascoli e dove anche i bambini erano ammaliati da quei grandi animali che avevano visto poche volte da vicino ed a cui si accostavano con un misto di curiosità e paura.

La prima tappa è stata la Guesthouse di Sanabor vicino Postumjia dove per un errore nella prenotazione ci hanno dato una quadrupla al costo di una doppia e dove il proprietario era molto disponibile e accogliente. Ci ha dato una colazione "grandiosa" come lui la definiva e dato che non mangiavamo tutto quello che ci portava la mattina ci ha detto: "Fate i panini!" mettendoci in mano il rotolo di alluminio mentre noi ci guardavamo increduli, ricordando i tempi di quando più giovani viaggiavamo con pochi soldi e di soppiatto facevamo i panini velocemente durante la colazione per nasconderli nello zaino..

La grotta di Postumjia è una tappa decisamente obbligatoria ma lo è stata anche per un milione di turisti come noi... risultato gran caldo e confusione. La visita alla grotta è piaciuta incredibilmente ai bambini e soprattutto hanno apprezzato il trenino giallo su cui si sale e che alla velocità della luce transita attraverso due km dei 25 di tutta la grotta (di cui solo 4 sono visitabili)... a tratti ho pensato di essere a Gardaland! Ma dentro la grotta fa freddo e l'escursione termica si sente maggiormente d'estate.. la mia BimbaGrande, che di solito non sta mai in silenzio, 
fuori il sole...
  al rientro sul trenino era appallottolata vicino a me zitta zitta... pensavo fosse sopita dall'ipotermia, invece stava solo sperando che finisse prima possibile!


Abbiamo visitato (da fuori) anche il Castello di Predijama mangiandoci un gelato sulla terrazza davanti, valutando che l'interno fosse poco adatto ai bimbi, mentre all'esterno si svolgevano giochi e rappresentazioni medioevali con tanto di catapulta e principesse.




Tappa successiva Lubiana, una città frenetica, elegante con il suo fascino misterioso e grandioso di ogni città che ha vissuto sotto l'influenza dell'impero Austriaco. Purtroppo ha subito vari e gravi terremoti per cui è stata ricostruita più volte con stili non sempre compatibili tra loro, considerazione evidente anche senza essere architetti! Abbiamo girovagato il centro, il triplice ponte e poi, per non farsi mancare nessun mezzo di trasporto, siamo andati sulla teleferica verso il Castello (sulla guida c'era scritto il TELETRASPORTO... alla faccia della tecnologia abbiamo pensato!), da cui si può vedere un bel panorama della città arrampicandosi per scale tortuose sulla torre.
ps. non dimenticherò mai il sapore dei lamponi comprati per 2 € in piazza e mangiati su una panchina lungo il ponte...


E poi a Bled... ci siamo arrivati la mattina, il tempo era incerto e sul lago aleggiava un nebbiolina fine che rendeva l'isoletta quasi sospesa, bellissima! Avevamo fissato in una Tourist Farm Pr' Posvin
, dove c'erano galline, maiali e mucche e in cui tutti gli alimenti che ci venivano serviti a colazione e cena (o quasi) erano veramente prodotti da loro... mio marito in 7 giorni ha preso 2 kg... di buzza!


ps. Anche la famosa torta di Bled è come fosse una visita... ma solo se la fame vi attanaglia da settimane, altrimenti meglio rinunciare.

Nella zona del lago di Bled abbiamo visitato anche:

 Lago di Bohjni

Gola di Vintgar con il Piccoletto nello zaino e la BimbaGrande piena di Perchè l'acqua è come quella della piscina?!

Castello di Bled

Giro del lago e dei dintorni in mountanbike;

 

Cascate di Savica... spettacolari anche se per arrivarci la salita non manca!




 

E poi, tappa successiva la Croatia, il cambio con le Kune, che ci ha divertito.. viaggiando prevalentemente in Euro-zona non eravamo più abituati ad avere per le mani una moneta diversa e fare i calcoli per capire quanto costano le cose. Destinazione Premantura in Istria, 

un paesino che probabilmente ha avuto un'esplosione negli ultimi anni, in cui manca un senso logico se non quello dettato dai costruttori di edifici ovunque. Il mare è una meraviglia azzurra che si rompre sugli scogli da dove fanno capolino granchi, chiocciole e ricci.


Anche in Croazia, come in Slovenia sono rimasta colpita dall'enorme quantità di eternit ovunque, sui tetti, nei campi, nelle città e non si tratta di materiale vecchio che dovrebbe essere sostituito, ma ci sono anche materiali nuovi. Infatti, sembra che vicino Split ci sia addirittura una fabbrica di produzione... per tutto il viaggio mi sono chiesta se questa incuranza "letale" sia legata alla non reale conoscenza del pericolo oppure la convivenza è legata a motivi economici... nessuno mi ha risposto... così come i Croati, con cui ho avuto modo di parlare, quando si toccava il nodo della guerra, erano restii, negavano che in Istria fosse mai arrivato il vento della Guerra...
cambiavano discorso... colpiti nel vivo... come se avessero chiuso in un cassetto remoto i ricordi e gli eventi legati a quegli avvenimenti, troppo dolorosi, tremendi e vicini... e non volessero che per nessun motivo fossero toccati: "di questo non si può parlare!"... è stata la mia sensazione incredula.



ps. un saluto speciale alla pioggia che ci ha accompagnato per tutto il viaggio, alla fabbre che ci ha fatto rientrare a casa senza nostalgia e a tutte le papere e galline che abbiamo sfamato in abbondanza e custodito con cura mattina pomeriggio e sera!



Nessun commento:

Posta un commento

Potrebbe interessarti anche....